Interpellanza graduatoria mobilità scuole estero
Interpellanza 2-00057 Venerdì 20 luglio 2018, seduta n. 31.
La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, per sapere
– premesso che: il Tar del Lazio, con ordinanza n. 3893 (pubblicata il 28 giugno 2018), ha accolto in via cautelare il ricorso della UIL Scuola e di altri docenti avverso sei bandi degli istituti comprensivi statali italiani all’estero (Atene, Madrid, Parigi, Istanbul, Barcellona, Addis Abeba) emanati dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ai sensi del decreto direttoriale n. 3615/2501, secondo quanto disposto dal decreto legislativo n. 64 del 2017; il Tar del Lazio, con la medesima ordinanza, ha disposto il blocco di tutte le procedure di reclutamento del personale docente da assumere con contratto di natura privatistica locale nelle suddette scuole italiane all’estero, rinviando la causa, per la decisione di merito, all’udienza del 16 gennaio 2019; la pronuncia del tribunale amministrativo ha dunque richiesto un immediato e urgente ripristino degli istituti contrattuali e delle norme di pubblico impiego all’interno delle istituzioni scolastiche pubbliche presenti nel mondo; secondo la normativa vigente, attualmente sono in servizio all’estero 624 unità di personale di ruolo, di cui il 30 per cento è in scadenza di mandato (oltre 180 tra docenti, dirigenti scolastici e personale amministrativo); le attuali graduatorie sono in scadenza il 31 agosto 2018 e, pertanto, non sarebbe possibile procedere alle nomine a partire dal 1° settembre 2018. Questo comporta l’impossibilità di provvedere alla sostituzione del personale scolastico; l’abolizione delle supplenze, inoltre, ha determinato una vera e propria paralisi del servizio scolastico delle scuole statali, determinando l’impossibilità di garantire all’utenza gli insegnamenti previsti dagli ordinamenti; come conseguenza di quanto riportato sopra, il blocco delle procedure di reclutamento del personale docente e l’assenza di graduatorie valide per la copertura del prossimo anno scolastico rischiano di compromettere seriamente l’avvio dell’attività didattica negli istituti scolastici italiani all’estero, con grave danno per gli studenti nonché per il prestigio delle istituzioni medesime; questo è il risultato della cosiddetta «Buona scuola» (legge n. 107 del 2015) promossa dal precedente Governo Renzi, di cui il succitato decreto legislativo n. 64 del 2017 costituisce attuazione. Il decreto interviene sul rapporto di lavoro della scuola, introducendo nelle scuole italiane all’estero modalità di assunzione di tipo privatistico sulla base della normativa locale e determinando forti disparità di trattamento economico nei confronti del personale di ruolo; tale disparità di trattamento colpisce soprattutto i direttori dei servizi generali e amministrativi (Dsga) della scuola in servizio all’estero. Questi, infatti, non hanno avuto riconosciuto l’importo dell’indennità di sede rapportato alla qualifica professionale di provenienza. Attraverso l’applicazione del predetto decreto legislativo n. 64 del 2017 il personale della scuola ha avuto l’equiparazione dei coefficienti di sede al personale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, ma con una illogica decurtazione di circa il 25 per cento pur svolgendo il servizio nella medesima sede estera; considerato che le selezioni concorsuali previste ai sensi del decreto legislativo n. 64 del 2017 non sono state ancora svolte, si considera necessaria e urgente la proroga delle vigenti graduatorie di mobilità professionale previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro scuola, relative alla precedente selezione per la destinazione all’estero
–: quali iniziative urgenti il Governo intenda assumere al fine di scongiurare un eventuale blocco dell’anno scolastico nelle suddette strutture educative pubbliche; quali altre iniziative il Governo intenda assumere per promuovere una riforma della succitata normativa che ha condotto all’attuale condizione di stallo; se i Ministri interrogati non ritengano utile assumere iniziative per la proroga, per l’anno scolastico 2018/19, delle graduatorie di mobilità professionali in scadenza, così da garantire il regolare avvio delle lezioni nelle scuole italiane all’estero; se i Ministri interrogati non intendano assumere iniziative per indire nuove prove di selezione e l’aggiornamento delle graduatorie e permettere alle scuole italiane all’estero di avvalersi di personale in possesso delle professionalità richieste per la promozione e la diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo; se i Ministri interrogati non intendano assumere iniziative per equiparare i coefficienti di sede dell’indennità di servizi all’estero (Ise) del personale della scuola al personale dipendente del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale